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Il territorio di Càsola Valsenio può definirsi la piccola Provenza italiana per lo stretto legame con le piante officinali, tra le quali primeggia la lavanda. Grazie soprattutto al botanico Augusto Rinaldi Ceroni, pioniere delle piante officinali e creatore, nel 1975 nei pressi del paese, del Giardino delle Erbe che ora porta il suo nome

 

Nei suoi quattro gradoni vengono coltivate ad uso scientifico, didattico e divulgativo circa 450 specie di piante utilizzate in cucina, nella medicina e nella cosmesi, piante che è possibile acquistare insieme a prodotti erboristici del Giardino. È un “museo” naturalistico che coinvolge sia lo studioso che il visitatore curioso ed appassionato, grazie all’attività scientifica e divulgativa con laboratori, seminari, visite guidate e sperimentazioni.


 

Per i visitatori curiosi è aperta la Camera delle Meraviglie dove è possibile scoprire una miriade di informazioni e curiosità su piante ed animali del Giardino ed anche “giocare” con l’olfattario.

 

Il Giardino è anche sede di manifestazioni come “Erbe in fiore” a fine maggio che, oltre alla bellezza delle fioriture, propone assaggi in tema e, a fine giugno, la “Giornata della Lavanda” che celebra la pianta simbolo di Càsola Valsenio.
L’attività del Giardino ha favorito la nascita di una cultura delle erbe locale testimoniata dalla presenza di piante officinali, in particolare lavanda, in orti e giardini pubblici e privati. In tale contesto è nato nel 1981 il Mercatino serale delle erbe che per diversi decenni ha rappresentato un richiamo per studiosi ed appassionati grazie anche alle iniziative culturali e gastronomiche collegate. Contemporaneamente, si è affermata una cucina alle erbe aromatiche che ha trovato nei ristoranti casolani altrettanti punti di divulgazione. Un tipo di cucina nuova e coinvolgente che, seguendo il passo delle stagioni, continua a proporre piatti più sani e leggeri, ricchi di inventiva, di profumi e di sapori.

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