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AUTUNNO A CASOLA
Attraverso i suoi sentieri.
Non posso sopportare di perdere qualcosa di così prezioso come il sole autunnale restando in casa. Così ho trascorso quasi tutte le ore di luce nel cielo aperto. Nathaniel Hawthorne
L’Autunno è arrivato con tutti i suoi incredibili colori e sapori. Ed è per questo che camminare lungo i sentieri di Casola può trasformare un semplice week end all’aria aperta in un esperienza unica e irripetibile.
Il progetto “Sentieri nel Territorio di Casola Valsenio” inaugurato nella Primavera 2020 ha visto la nascita di 7 percorsi naturalistici di diversa lunghezza e difficoltà capaci di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di camminatore. Sette percorsi per scoprire le colline che circondano il paese fatte di prati, di campi coltivati, di boschi incantati e di aspre coste gessose. Sentieri che grazie all’impegno dei volontari di varie associazioni Casolane sono stati accuratamente segnati con i colori di Casola, il bianco e il blu, e hanno dato modo ai numerosi turisti di scoprire i segreti del territorio in totale sicurezza riscuotendo un enorme e inaspettato successo. I mesi di Novembre e Dicembre sono ideali per camminare ed entrare in contatto con la natura, e il duro periodo di pandemia che stiamo attraversando ci porta a desiderare momenti di quiete e di relax come mai prima d’ora.
Per informazioni si può telefonare all’Ufficio Turistico di Casola nelle giornate di Martedì e Venerdì dalle 09:00 alle 12:00, oppure mandare una mail a [email protected]. Gli operatori potranno fornire informazioni più specifiche o inviare digitalmente le carte dei percorsi o i file GPS.
I percorsi di “Sentieri nel Territorio di Casola Valsenio” si possono trovare anche sull’app di GEOIF scaricabile gratuitamente alla sezione “itinerari” di questo sito
SENTIERO 1: CASOLA VALSENIO – PARCO FLUVIALE
Il fiume esercita da sempre su chiunque un fascino misterioso ed ancestrale. Il Senio non è da meno, e sovrastato dal grande “muraglione” che sorregge l’abitato di Casola serpeggia lungo un percorso naturalistico di grande interesse. Il sentiero 1 permette di percorrerlo in poco più di un ora, compiendo un ampio giro che dal paese porta alla piccola parrocchia di Pagnano con la sua chiesetta bucolica per poi scendere sotto il ponte della Soglia e inoltrarsi nel parco fluviale, per poi risalire in paese attraverso la caratteristica Via della Calgheria. Un consiglio: il sentiero è perfetto per digerire uno squisito pranzo consumato in uno dei numerosi ristoranti e agriturismi casolani….
SENTIERO 2: BAFFADI – MONTE SCAPPA
Per affrontare il Sentiero 2 bisogna raggiungere la frazione di Baffadi e parcheggiare in prossimità della chiesa. Il percorso porta alla scoperta di Monte Scappa e della sua fitta e misteriosa pineta.
SENTIERO 3 e 4: MONTE DEI PINI – RIO DELLA NAVE / MONTE FORTINO – MONTE DEI PINI.
Due percorsi alla scoperta di un luogo magico molto caro agli abitanti di Casola. Il rilievo di Monte dei Pini domina il paese da Nord-Ovest e con la sua fitta e ombrosa pineta ricorda un nordico rilievo fiabesco. Salendo dal paese si viene accolti dalla campagna che circonda l’abitato. Campi di fieno, filari e poderi in sasso a raccontare la storia di coraggiosi contadini di montagna. L’inverno è alle porte ma c’è ancora tanto lavoro: si ara e si pota per preparare la terra a quei mesi di meritato riposo che la rivedranno fiorire nuovamente in primavera. I campi cedono Il passo al fitto bosco e la valle diventa sempre più ampia mano a mano che si sale. A Est la distesa degradante che porta alle città della pianura e al mare, a Ovest le cime dell’Appennino Tosco-Romagnolo dove la montagna si fa aspra e seria.
SENTIERO 5: ANELLO DI SETTEFONTI.
Ogni paese ha le sue leggende e Casola Valsenio ne possiede parecchie. C’è n’è una però che lascia un poco intimoriti e ti fa allungare il passo: quella del crocicchio di Settefonti. Questo incrocio di campagna, da cui una volta si dipartivano sette strade tuttora visibili, è considerato da generazioni un luogo estremamente magico. Capita tuttora di trovarvi resti di falò, residui di piccoli riti atti a scacciare il malocchio che la tradizione popolare vuole ufficiati proprio ai crocicchi di strade in numero dispari. Ma il Crocicchio di Settefonti nasconde una storia ancora più misteriosa. Nella notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 Giugno, se appoggiate il mento nella biforcazione di un bastone o di un forcone di legno potrete scorgere le streghe tenere convegno in mezzo all’incrocio…..Il sentiero numero 5 attraversa questo luogo misterioso avventurandosi sulle pendici di Monte della Vecchia, altura ammantata di leggende su un tesoro lì sepolto e patria del folletto casolano Casolicchio. Un sentiero pieno di magia dove potere trascorrere una giornata indimenticabile.
SENTIERO 6 e 6 bis: ANELLO DELLA VIDOVINA
Il territorio di Casola mostra tutto il suo splendore lungo questo itinerario in cui si fondono tra loro natura, storia e cultura. La prima parte di percorso attraversa l’affascinante tenuta dello scrittore casolano Alfredo Oriani. Un antico parco in cui il letterato amava passeggiare cercando nella natura l’ispirazione per i suoi scritti . Un imponente viale di pini marittimi sale fino al bivio con il sentiero 6 bis. Prendendo tale variante si può scendere fino al Giardino delle Erbe Augusto Rinaldi Ceroni in cui effettuare una vista guidata per scoprire il fascino e i segreti delle erbe officinali. Proseguendo invece per il sentiero 6 si abbandona il parco del Cardello e si continua a salire alla scoperta di un panorama incredibile della valle del Santerno e della zona nord del Parco della Vena del Gesso. Un percorso ricco e sorprendente che vi riempirà gli occhi e l’anima…
SENTIERO 7: ANELLO DI MONTE CECE
Il territorio di Casola Valsenio è stato teatro di grandi battaglie durante la seconda guerra mondiale. Terra di resistenza e partigiani possiede luoghi simbolici di estrema importanza storica, primi fra tutti Monte Battaglia e Monte Cece. Il sentiero numero 7 conduce alla scoperta di quest’ultimo. Nell’Ottobre del 1944 la fanteria inglese, dopo una sanguinosa battaglia durata quasi due settimane riuscì a strappare la vetta alle forze tedesche. Una conquista terribile che portò a oltre settecento vittime. L’anello di Monte Cece è anche un omaggio a quei caduti e uno strumento per non dimenticare. Il sentiero sale dal paese e raggiunge monte Albignano da cui godere di un incredibile panorama dalla Croce del Millennio posta sulla cima. Da qui si continua a salire e oltrepassate le rive rocciose del Cerro si prosegue lungo l’aspro crinale del versante Ovest di Monte Cece fino alla vetta. Il Monte, con i suoi 759 m è la terza cima più alta della provincia di Ravenna. Un luogo aspro e desolato ricco di un fascino selvaggio in cui assaporare in pieno la bellezza del nostro appennino.