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Ritorna la Regina indiscussa delle fiere d’Autunno. Sabato 12 e 19 e Domenica 13 e 20 Ottobre, le vie di Casola Valsenio saranno nuovamente invase dai sapori, dai colori, dai suoni e dai profumi della Festa dei Frutti Dimenticati. Un occasione imperdibile per immergersi nel mondo variopinto dei produttori locali, che con i lori prodotti e lavorati portano sui banchi un universo di bio diversità che racconta di un mondo passato pieno di fascino che ogni anno cattura migliaia di visitatori. E’ la celebrazione sincera ed autentica di una stagione, l’Autunno, fatta da coloro che vivono ancora al ritmo della natura e che da sempre sanno apprezzare e valorizzare un patrimonio fruittifero che viene dal passato ma guarda verso il futuro. Pere Volpine, Mele della Rosa, Corbezzoli, Nespole, Azzeruole  e tantissimi altri, a ricordarci che il mondo è bello perché è vario, e che il sapore di un frutto può ancora stupire e raccontare tante, tantissime storie. Nelle quattro giornate sarà possibile passeggiare tra i coloratissimi banchi del grande mercato dei produttori locali  che come da ferreo regolamento devono essere piccole opere d’arte espositiva curate nei minimi dettagli, acquistare i prodotti e fermarsi a parlare con i contadini, per conocscere a fondo il valore di ciò che si sta comprando e scoprire l’universo dei Frutti Dimenticati. Il tutto contornato da mostre, esposizioni, degustazioni guidate, spettacoli di arte di strada e musica popolare, senza dimenticare la celeberrima “Piazza dei Giochi Dimenticati, dove i bambini potranno riscoprire il gusto di giocare in modo semplice, scervellandosi e destreggiandosi negli innumerevoli rompicapo di legno e diventando veri e propri falegnami tra i banchi di lavoro della Bottega di Geppetto. Per gli amanti della buona cucina, la Festa dei Frutti Dimenticati proprone numerosi stand gastronomici dislocati in diversi punti del centro storico in cui assaporare deliziosi piatti autunnali


 

Oltre ai frutti sono in esposizione e in vendita le piante che offrono la possibilità di poter raccogliere direttamente i loro frutti nel proprio orto o giardino. Sono piante che un tempo si trovavano presso le case coloniche o sparse nei campi. Piante che producevano frutti consumati al momento o conservati nei solai per l’inverno: pere scipione, uva albana, pere volpine, mele durelle, nespole e pere broccoline. Frutti che sono stati spazzati via nell’ultimo dopoguerra dall’affermarsi di un consumo di massa e “dimenticati” dagli stessi contadini perché ricordavano i tempi della fame e della fatica







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