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Dal 1992, nel secondo e nel terzo fine settimana di ottobre, oltre cinquanta agricoltori casolani presentano e commercializzano, sia al naturale che lavorati, i piccoli frutti autunnali: azzeruole, giuggiole, cotogni, pere volpine, mele della rosa, nespole, avellane, sorbe, corbezzoli e così via. Frutti consumati un tempo dalla popolazione contadina della collina e “dimenticati” con l’introduzione del consumo di massa. Sono frutti “ritrovati” dai coltivatori locali e proposti su bancarelle addobbate con i colori dell’autunno e composizioni con oggetti tradizionali delle campagne romagnole. Fanno corona, sempre in tema, esposizioni, conferenze, degustazioni guidate, concorsi di dolci e confetture ed interi menù, oltre a spettacoli di strada.

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