l territorio del comune di Casola Valsenio si estende per circa 84 km2 nella media valle del torrente Senio, con un’altitudine che va dai 98 ai 966 m. slm.
Il territorio del comune di Casola Valsenio, nell’Appennino faentino, è l’ambiente ideale per il trekking, grazie a numerose valli di diverse ampiezza e crinali di media ed alta collina, intersecati da sentieri, stradelli e strade bianche.
La presenza dell’uomo nel territorio di Càsola Valsenio risale ad epoche molto lontane come documentano i ritrovamenti archeologici nei fertili terrazzi di fondo valle.
Con il “sentiero della pace” a Monte Battaglia, il Comitato di gemellaggio “Amici di Casola”, l’associazione “Schwäbischer Albverein” e il Comune di Bartholomä (Germania), settanta anni dopo l’inizio della seconda guerra mondiale, mettono un segno per la “memoria”, la “responsabilità” e il “futuro”. Non dobbiamo dimenticare gli orrori funesti delle due guerre mondiali, affinché crimini contro l’umanità e guerre non siano più possibili.
Ogni anno, si svolge a Càsola Valsenio la Festa di Primavera che ha come punto focale la sfilata di tre carri allegorici nel pomeriggio del 25 aprile e, di nuovo, qualche sera dopo.
Il territorio del comune di Casola Valsenio, nell’Appennino faentino, è l’ambiente ideale per il trekking, grazie a numerose valli di diverse ampiezza e crinali di media ed alta collina, intersecati da sentieri, stradelli e strade bianche.
Superando la chiesa di Baffadi, ricostruita dopo l’ultima guerra, si sale a Monte Scappa, sede dell’antico castrum Campalmontis, da cui (S)campalmonte = Monte Scappa.
Appena lasciato il paese, la strada in salita è sovrastata dai resti della Chiesa di Sopra, l’antica chiesa del castello di Casola che si innalzava nel sovrastante poggio.
Il territorio di Càsola Valsenio può definirsi la piccola Provenza italiana per lo stretto legame con le piante officinali, tra le quali primeggia la lavanda.
Dal 1992, nel secondo e nel terzo fine settimana di ottobre, oltre cinquanta agricoltori casolani presentano e commercializzano, sia al naturale che lavorati, i piccoli frutti autunnali: azzeruole, giuggiole, cotogni, pere volpine, mele della rosa, nespole, avellane, sorbe, corbezzoli e così via.
La visita al patrimonio storico, architettonico e naturalistico del territorio di Càsola Valsenio non può che iniziare dal centro storico, seguendo la via principale (via G. Matteotti).
La salita porta al Monte dell’Alberino dove, per celebrare il passaggio del secolo e del millennio, è stata collocata nel 2000 un’imponente croce che domina la vallata.